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Spinoza “anti-Cristo”? Per una lettura cristiana dell’etica spinoziana


Audio-lezione di filosofia per le classi quarte dei licei
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Aristotele – Introduzione alle opere e al pensiero


Audio-lezione dialogata di filosofia per le classi terze dei licei

Attualità del pensiero aristotelico

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Spinoza – Terapia delle passioni


Audio-lezione di filosofia per le classi quarte dei licei

L’etica di Spinoza può avere una funzione terapeutica? Proviamo ad attualizzare il suo discorso…

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Spinoza – L’analisi geometrica dell’uomo


Audio-lezione di filosofia per le classi quarte dei licei

Le passioni umane sono governabili?

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Platone – Il Bene come armonia. Che differenza c’è tra il Demiurgo platonico e il Dio cristiano?


Audio-lezione dialogata di filosofia per le classi terze del liceo
Ove si parla anche di pongo, DAS, formine e altri giocattoli del divin fanciullo…
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Spinoza – Intorno alle definizioni fondamentali: sostanza, attributo, modo


Audio-lezione dialogata di filosofia per le classi quarte del liceo
Analisi, commento e dibattito
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Sartre – Ciascuno di noi è responsabile di quel che è


Audio-lezione di filosofia per le classi quinte dei licei

Lettura e commento da “L’esistenzialismo è un umanismo”

Per i testi si veda: https://francescodipalo.wordpress.com/2023/03/05/figure-dellesistenzialismo-novecentesco-antologia-di-testi/

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Che cos’è la dialettica platonica? In che senso si dà l’essere del non-essere?


Audio-lezione dialogata di filosofia per le classi terze del liceo
La dialettica platonica spiegata in modo “divertente”
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Karl Jaspers: Trascendenza e situazioni-limite. Lottare e naufragare per cosa?


Come ci si pone dinanzi allo scacco del dover morire?
Albert Camus: Come affrontare la “peste”

Per i testi si veda: https://francescodipalo.wordpress.com/2023/03/05/figure-dellesistenzialismo-novecentesco-antologia-di-testi/

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Platone – Che rapporto c’è tra anima e polis? Quali sono i gradi della conoscenza?


Audio-lezione di filosofia per le classi terze del liceo
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Spinoza: la filosofia come catarsi spirituale e intellettuale


Audio-lezione di filosofia per le classi quarte del liceo
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Heidegger: Analisi dell’esistenza. “Come si diventa quel che si è”


Audio-lezione di filosofia per le classi quinte dei licei

Per i testi si veda: https://francescodipalo.wordpress.com/2023/03/05/figure-dellesistenzialismo-novecentesco-antologia-di-testi/

«La filosofia non potrà produrre nessuna immediata modificazione dello stato attuale del mondo. E questo non vale soltanto per la filosofia ma anche per tutto ciò che è mera intrapresa umana. Ormai solo un Dio ci può salvare. Ci resta, come unica possibilità, quella di preparare nel pensare e nel poetare una disponibilità all’apparizione del Dio o all’assenza del dio nel tramonto». (fine della filosofia)

«Provenendo noi da una posizione rispetto all’ente determinata dalla «metafisica», solo difficilmente e lentamente possiamo conoscere ciò che è altro, ossia che il Dio non appare più in un’«esperienza vissuta», sia essa «personale» o «di massa», bensì unicamente nello «spazio» abissale dell’Essere stesso. Tutti i «culti» e le «chiese» invalsi finora, e cose del genere, non potranno essere l’essenziale preparazione dell’incontro dell’uomo e del Dio nel centro dell’Essere.»

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Platone – And justice for all… Che cos’è giustizia?


Audio-lezione di filosofia per le classi terze del liceo
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Heidegger : Il problema dell’Essere deve essere posto


Audio-lezione di filosofia per le classi quinte dei licei

Per i testi si veda: https://francescodipalo.wordpress.com/2023/03/05/figure-dellesistenzialismo-novecentesco-antologia-di-testi/

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Figure dell’esistenzialismo novecentesco – Antologia di testi


Heidegger – Essere ed esserci

Il problema del senso dell’essere deve esser posto. Se esso sia un problema fondamentale o il problema fondamentale, è una questione che richiede di esser chiarita in modo adeguato. […] Nel problema dell’essere che stiamo per elaborare, il cercato è l’essere, ciò che determina l’ente in quanto ente, ciò rispetto a cui l’ente, comunque sia discusso, è già sempre compreso. L’essere dell’ente non “è” esso stesso un ente. Il primo passo filosofico verso la comprensione del problema dell’essere consiste nel non mythén tina dieghéisthai, nel non “raccontare storie”, cioè nel non pretendere di determinare l’ente in quanto ente facendolo derivare da un altro ente, come se l’essere avesse il carattere di un ente possibile. In quanto cercato, l’essere richiede pertanto un suo particolare modo di esibizione, distinto in linea essenziale dallo scoprimento dell’ente. Di conseguenza, anche il ricercato, il senso dell’essere, richiederà un apparato concettuale suo proprio, che, di nuovo, si contrapporrà in linea essenziale ai concetti in cui l’ente ottiene la determinazione del proprio significato. Se l’essere costituisce il cercato, e se essere significa essere dell’ente, ne viene che, nel problema dell’essere, l’interrogato è l’ente stesso. L’ente, per così dire, verrà inquisito a proposito del proprio essere. Ma perché l’ente mostri senza falsificazione i caratteri del proprio essere, bisognerà che, da parte sua, risulti in primo luogo accessibile così com’è in se stesso. Il problema dell’essere richiede, per quanto concerne il suo interrogato, il raggiungimento e la garanzia preliminari della giusta via d’accesso all’ente. Ma noi diamo il nome di “ente” a molte cose e in senso diverso. Ente è tutto ciò di cui parliamo, ciò a cui pensiamo, ciò nei cui riguardi ci comportiamo in un modo o nell’altro; ente è anche ciò che noi siamo e come noi siamo. L’essere si trova nel che-è dell’esser così, nella realtà, nella semplice-presenza, nella sussistenza, nella validità, nell’Esserci, nel “c’è”. In quale ente si dovrà cogliere il senso dell’essere? Da quale ente prenderà le mosse l’aprimento dell’essere? Il punto di partenza è indifferente o un determinato ente possiede un primato per quanto concerne l’elaborazione del problema dell’essere? Qual è questo ente esemplare e in che senso possiede un primato? Se il problema dell’essere deve esser posto esplicitamente e portato a soluzione nella piena trasparenza di se stesso, l’elaborazione di questo problema richiederà, in conseguenza delle delucidazioni da noi date, l’esplicazione del modo in cui si può volger lo sguardo all’essere, realizzarne la comprensione e afferrarne concettualmente il senso; e richiederà la preparazione della possibilità della scelta corretta dell’ente esemplare, nonché l’elaborazione della giusta via di accesso a questo ente. Ma volger lo sguardo, comprendere, afferrare concettualmente, scegliere, accedere a, sono comportamenti costitutivi del cercare e perciò parimenti modi di essere di un determinato ente, di quell’ente che noi stessi, i cercanti, sempre siamo. Elaborazione del problema dell’essere significa dunque: render trasparente un ente — il cercante — nel suo essere. La posizione di questo problema, in quanto modo di essere di un ente, è anche determinata in linea essenziale da ciò a proposito di cui esso si cerca: dall’essere. Questo ente, che noi stessi sempre siamo, e che, fra l’altro, ha quella possibilità d’essere che consiste nel porre il problema, lo designiamo col termine Esserci [Dasein]. La posizione esplicita e trasparente del problema del senso dell’essere richiede l’adeguata esposizione preliminare di un ente (l’Esserci) nei riguardi del suo essere.

(M. Heidegger, Essere e tempo, trad. it. di P. Chiodi, Utet, Torino 1978, pp. 56-60)

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