Pubblicato in: scuola

Dignità: if you’re gonna die, die with your boots on


Notizia di oggi: c’è una circolare (non so se è passata per le classi) in cui si dice che il fondo a disposizione della scuola per il pagamento delle “extra-18” (per intenderci: le ore che alcuni colleghi – compreso il sottoscritto – hanno messo a disposizione della scuola per eventuali supplenze dell’ultima ora – una mia ora di supplenza è pagata circa 14-15 euro) è esaurito e allo stato attuale delle cose non si sa se arriveranno nuovi fondi. Questo significa che molte più classi (rispetto a quello che succede ora) rimarranno scoperte in caso di assenza del prof. (esempio: mi sveglio con la febbre e alle otto meno cinque telefono a scuola dicendo che mi metto in malattia – se non copre la mia assenza un collega in servizio in quel giorno e che ha dato la sua disponibilità, non sono molti, la scuola non fa in tempo a chiamare un supplente, né è autorizzata a farlo per tempi brevi). Magari qualche studente (o molti) imbecillemente gongolerà (anche sul Titanic che affondava c’erano persone cieche e sorde che continuavano a danzare i loro giri di valzer), ma la situazione è molto grave. se è esaurito quel fondo, la possibilità che il FiS (fondo d’Istituto) sia drasticamente ridotto o del tutto abolito diventa ancora più concreta. Questo significa che – ci/vi piaccia o meno, la scuola non potrà offrire null’altro che la più essenziale didattica mattutina – senza uscite di sorta, né brevi né lunghe, senza teatro, senza attività pomeridiane, senza sportelli per il recupero, senza olimpiadi e progetti scientifici, e quindi dulcis in fundo – si fa per dire – senza giornalino (che sarete costretti a stampare a spese vostre – salvo spiccioli di favore) e clandestinamente, senza l’imprimatur della scuola (che non può approvare un progetto senza copertura finanziaria: a meno che – ed io sono comunque disponibile – il sottoscritto non dichiari di voler lavorare gratis). Tale è la situazione ad oggi. A questo punto alcune delle forme di protesta che i colleghi avevano – aggiungo “insensatamente”, chi mi conosce sa come la penso – votato risulteranno ancora più ridicole, scavalcate dagli ulteriori sviluppi della vicenda (come a dire: proff.: se ci aumentate le ore da 18 a 24 noi blocchiamo tutte le attività aggiuntive – quelle finanziate in gran parte col FiS; governo: benissimo allora per ora non vi aumentiamo l’orario, lo faremo l’anno prossimo, ma intanto vi togliamo il FiS così tagliamo le gambe a quei pochi/tanti che hanno ancora voglia di lavorare e mandiamo a puttane le scuole pubbliche – chi ha i soldi le attività aggiuntive se le farà per conto suo, altrimenti ciccia, alla faccia dell’art. 34 e dell’art. 3 della Costituzione).

Continua a leggere “Dignità: if you’re gonna die, die with your boots on”